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mercoledì 30 novembre 2011

Zombie.

"Ognuno di noi ha qualcosa che per lui è come l'aria. Ora mi chiedo, come fai quando ti tolgono quell'aria?"

Lo ammetto, un po' di malinconia mi avvolge sentendo una band che fa le prove vicino a casa!
Mi manca cantare con il mio gruppo. Non pensavo mi sarebbe mancato così tanto.
Non eravamo un granché  a livello musicale, non eravamo sempre d'accordo su tutto, però quanto ci divertivamo cavolo! Mi manca quel divertimento, le sere d'estate passate nella saletta di un paesino sperduto a cercare di combinare qualcosa, ma quasi sempre terminavamo a ridere, mangiare, vagare in moto o a fare i gavettoni!
I sabati, le domeniche e a volte anche qualche giorno in più, passati a fare le nostre serate che risolvevano qualsiasi problema o di gruppo o singolo. La scaletta inventata sul momento o i momenti passati a prendere in giro quello scemo del mio chitarrista. Quanto ci gasavamo in quelle 2 o 3 ore eh? Non volevamo mai finire e ovviamente la chiusura con il nostro grande pezzo. 
Secondo me tra noi era nato qualcosa di unico, di indescrivibile.
Forse la mia partenza ha rovinato tutto o forse quel qualcosa non era poi così forte e mi da rabbia questo. 
Infatti vorrei non provare nostalgia per i nostri momenti, per le nostre serate ma non ci riesco.
Spero che anche loro un po' sentano la mia mancanza nonostante credo stiano superando tutto abbastanza bene. 

Mi mancano gli Eternal Paradise.
Mi mancano le cene a casa del Batterista prima delle esibizioni.
Mi manca la pizza prima delle GRANDI serate a Sindia e la camomilla per tranquillizzare il mio animo per colpa di quel paesino del cavolo.
Mi manca darci la carica prima di un concerto.
Mi manca vedere le mie amiche in prima fila che cantano a squarciagola le nostre canzoni.
Mi manca sentire quell'idiota del bassista vantarsi della sua bellezza.
Mi manca litigare per scegliere le canzoni da fare.
Mi manca il mio microfono.
Mi  manca TENERE in mano un microfono.
Mi manca provare l'emozione di cantare davanti a un pubblico.
Si è così.

MI MANCANO QUEI BRUTTI SCEMI PAGLIACCI! 





martedì 29 novembre 2011

Ehi beviamo un tererè?

Il tererè è ormai un simbolo del mio anno in Argentina.
Oltre ad essere buonissimo ha qualcosa di più, qualcosa di simbolico!
Tutti bevono dallo stesso "vaso", con la stessa cannuccia e parlano del più e del meno in tranquillità.
Ormai sta diventando un appuntamento quotidiano quello con mia sorella maggiore Ana e sono molto felice di questo. Sta nascendo un bellissimo rapporto e una bella amicizia che non può nascere con qualsiasi persona qui.
Quando parlo con lei mi dimentico di ogni problema, di ogni mia ansia, mio pensiero. Quando parlo con lei sorrido, mi diverto, parlo di ragazzi, il nostro passatempo preferito! 
Passiamo interi pomeriggi e ora più che mai anche molte notti a parlare e bere tererè! 
Non pensavo di poter avere un rapporto così dato che lei è molto estroversa! 
Ha un carattere tutto suo, come dire "colorato". 
Ogni tanto ha i suoi momenti di follia ma passano subito e ridiamo più di prima.
"Y siempre vamos que la vida es una fiestaaaaa!"


domenica 20 novembre 2011

Un sorriso di ritorno per rispondere a un sorriso.

"Ci sono giorni in cui la vita è piena di perché
La speranza fa fatica a risolvere i tuoi se
Perdi fede nell'amore nella gente e pensi che
Sia impossibile soffrire più di te
Sono i giorni in cui ti arrendi al mondo intorno per
Non sentire la paura di un coraggio che non c'è
E ti senti così solo da non poterne più."
Laura Pausini




Già, ci sono giorni così, giorni difficili o a volte solo momenti.
Momenti che puoi capire solo se li vivi.

Delle volte, ci sono momenti in cui ti senti smarrito, solo, senza nessuno su cui veramente contare, senza nessuno da poter veramente abbracciare e al quale poter dire sinceramente "ti voglio bene".
A volte mi viene da pensare questo. Ma penso che in realtà sia solo frutto della mia immaginazione. Non sono sola, ho trovato delle persone meravigliose qui, nella tierra roja. Certo, non sono come le persone che conosco da una vita, ma loro sono stati pronti ad accogliermi in casa come una figlia, a parlarmi come una figlia e a cercare di farmi stare bene.
A volte però basta un nulla per toglierti il sorriso, ma non dovrebbe essere così. Sto imparando a prendere tutto con un sorriso. Non importa se succede qualcosa di triste, di brutto, di malinconico, il sorriso non deve mancare. Spero di riuscirci.
E' dura. Hanno ragione quando dicono che stiamo vivendo due vite parallele. A volte vorresti chiudere la porta che ti collega all'altra parte dell'oceano, far finta di essere sempre stata qui,non pensare a ciò che capita al di là di quella porta, perchè la maggior parte della malinconia, della tristezza provengono da quella porta. 
E ci sono momenti in cui vorresti essere li, con tutta te stessa, e ti senti un peso dentro per non poter star vicino a chi ami.
Un amico mi ha detto che non c'è bisogno di essere presenti fisicamente perchè una persona ti senta vicina. Si può dimostrare l'amore in tanti modi, non necessariamente con la fisicità. Ovviamente è molto più difficile.
Son sicura che ha ragione. Altrimenti non sentirei così vicina la mia migliore amiche che sta un "poco" più su di me!
Perciò la cosa migliore in questi casi è stringere i denti e farsi forza. Pensare che domani è un altro giorno aiuta molto. 
Don't worry.